L’ Economia circolare e la Bioedilizia
L’Unione Europea produce più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti ogni anno. Attualmente sta aggiornando la sua legislazione sulla gestione dei rifiuti per promuovere il passaggio a un modello più sostenibile noto come economia circolare..
Ma cosa si intende esattamente per economia circolare?
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo, che prevede la condivisione, l’affitto, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclaggio di materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si prolunga il ciclo di vita dei prodotti riducendo al minimo gli sprechi
Perché dobbiamo passare a un’economia circolare?
Cresce la popolazione mondiale e con essa la domanda di materie prime. Queste però sono limitate ed il loro utilizzo ha un forte impatto sull’ambiente in quanto aumenta anche il consumo di energia e le emissioni di CO2.
Un uso più intelligente delle materie prime può ridurre le emissioni di CO2.
Quali sono i vantaggi?
La riduzione della pressione sull’ambiente, il miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento delle materie prime, l’aumento della competitività, lo stimolo dell’innovazione, il rilancio della crescita economica, la creazione di posti di lavoro.
Nel marzo 2020 la Commissione Europea ha presentato il piano d’azione per l’economia circolare e la bioedilizia.
Infatti la bioedilizia anticipa e pianifica i propri spazi in base all’utilizzo futuro. Particolari settori quali i pavimenti industriali nella bioedilizia (per esempio con metodi di installazione senza colla) devono rispettare l’ambiente,essere sostenibili,facili da rimuovere e riciclabili al termine del loro ciclo di vita.
Questo percorso è necessario in un’ottica di economia circolare contribuendo al benessere e alla salute dell’ambiente e delle persone.